Tre buoni motivi per Norwegian Wood (oltre ai Beatles)


Norwegian Wood by land-walker
Sarà che i Murakami sono una costante del mio blog o sarà che ho scoperto questo libro grazie a un suggerimento del mio lettore preferito, sta di fatto che Norwegian Woods è passato a buon diritto nella mia top five assoluta.
E la cosa non va certo sottovalutata, visto che si trova in ottima compagnia al fianco dei miei Palahniuk e Calvino, e arriva a sovrastare la mia amatissima Nothombe.

Leggo questo libro a Natale, anzi me lo divoro proprio, ma ne parlo solo ora perché visto il tema mi ci è voluto un po' di tempo per far sedimentare le storie degli amici di Watanabe e di come queste storie abbiano così stravolto la sua vita.

Scelgo poi di pubblicarlo proprio oggi perché Haruki scrive questo romanzo di quasi 400 pagine in soli tre mesi, iniziandolo in un dicembre del 1986 sull'isola di Mykonos, per terminarlo proprio il 27 marzo dell'87. Tre mesi per raccontare la storia più intima e personale di tutte quelle che abbia mai raccontato.
La storia non la racconto, anche perché non c'è UNA vera storia. Al suo posto ci sono un susseguirsi di vite di personaggi, amici e persone che ruotano attorno a Watanabe, protagonista spesso di sfondo che fa da fil rouge a tutto il romanzo.
Perchè leggerlo allora? Almeno per tre motivi 

#1. Il Giappone, quello vero 
I sapori di Shinjuku, i profumi dei riti domestici delle case basse e la trasgressione ancora autentica di un Akiabara degli anni Sessanta, ma vissuto con lo sguardo contemporaneo di un ragazzo dei primi anni Novanta

#2. La colonna sonora del libro. 
No, non è un ossimoro: ogni pagina è accompagnata da una canzone che fa da sfondo alle scene e che vede il suo culmine nell'incontro che Watanabe fa con l'insegnante di musica Reiko, amica dell'amata Naoko con cui condivide la stanza in una clinica psichiatrica alternativa.

#3. La scrittura, lirica nonostante le digressioni su personaggi e contesti.
Il lirismo sta proprio nelle vite dei personaggi borderline che hanno accompagnato la vita del Watanabe-Haruki, così al limite tra vita e morte da superarne il confine con labile consapevolezza.

"Due ragazzi dichiarano con foga le loro convinzioni" scrive a una certo punto Murakami e il lirismo e la musica si fanno autentici.

Info utili

Murakami, Norwegian wood
1987
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