Birdman: aiutatemi a uscire dal limbo

Raramente mi capita di uscire da un cinema così divisa tra il dubbio di un “mi piace” e un “non pervenuto”. Intravedo l’origine di questo bilico nel fatto di essere entrata convinta di trovarmi di fronte a un disastro facilmente stroncabile e l'aver scoperto con stupore che così non sarebbe stato.


La storia è quella di Riggan Thompson, celebrità americana arrivata al successo grazie all'interpretazione del super eroe uccello che decide di dimostrare al mondo le proprie capacità attoriali e registiche portando a teatro la propria rivisitazione di Raymond Carver.

Partiamo dai punti di forza:
1. Aristotele: il triplo legame con la Poietica in unità di tempo, luogo azione. Il tutto si svolge a Broadway, tra i i luoghi del teatro e le vie adiacenti, nelle 3 giornate di anteprime e prima, con un racconto omni centrico su storia narrata e storia vissuta
2. La scelta di Carver, e in particolare la predilezione per un Di cosa parlate quando parlate d’amore rispetto a un più scontato Cattedrale
3. Il meta tra finzione filmica e teatrale
4. I personaggi ironicamente borderline
5. La scrittura, ironica e brillante
6. I piani sequenza nella sintassi visiva

Seguono i miei punti di debolezza:
1. L'esercizio di stile, troppo ostentato
2. Il richiamo estremizzato (ma qui è solo mio gusto personale) al personaggio uccello di cui  Riggan è vittima e che si macchia di "over"
3. I piani sequenza sulla narrazione. Tradotto: troppi annoiano

A questo punto il mio non è più solo un suggerimento, ma una richiesta: andate a vederlo e aiutatemi a uscire dal limbo.

Info utili

Prima data di uscita: 17 ottobre 2014 (USA)
Regista: Alejandro González Iñárritu
Durata: 119 minuti
Cinematografia: Emmanuel Lubezki
Musica composta da: Antonio Sanchez

Programmazione

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